Andar per sentieri un connubio di storia natura geologia e mito

Sette giorni alla scoperta dei più affascinanti percorsi di Ischia

La manifestazione, che vede coinvolte diverse associazioni locali, ha come obiettivo promuovere il territorio attraverso percorsi geologici-culturali nuovi e alternativi

Nessuno, tra gli eventi periodicamente organizzati, riesce più di “Andar per sentieri” a riassumere perfettamente due concentrici aspetti dell’isola d’Ischia: il mare e la montagna. La macchia mediterranea ivi presente porta il visitatore a dimenticare che quel paesaggio verde, a tratti fitto, è circondato dal mare. E quegli stessi boschi, ancora così poco conosciuti anche a chi pensa di conoscere ogni angolo dell’isola, sono stazioni di molti uccelli migratori, che affiancano la già variegata fauna locale. Acqua, sorgenti, vegetazione, sono, tuttavia, anche agli occhi dei meno esperti una testimonianza delle diversità biologiche dell’isola, e “Andar per sentieri” vuole sottolineare l’unicità dell’isola: è in questo evento fatto di amore per la natura e per la propria isola, in cui converge l’impegno di ben otto diverse associazioni locali, ossia Associazione Amici di Piazza Maio, Epomeo in Sella, Pro Loco Panza, Cai Isola d’Ischia, Associazione PIDA, Federalberghi, e in particolare l’Associazione Nemo, impegnata socialmente per la salvaguardia della natura locale, e Strade del Vino e dei prodotti tipici, che si fa promotrice della gastronomia tradizionale dell’isola. Obiettivo di questo evento, che gode del patrocinio dei sei Comuni isolani e che si colloca in un ottica di turismo ecosostenibile, è quello di (ri)scoprire la biodiversità e la geodiversità di un territorio ricco di storia, che ancora adesso offre, letteralmente, nuovi sentieri. Piace definirlo evento, per l’attrazione e l’interesse che riesce a riscuotere tra i residenti appassionati di natura e i turisti alla ricerca di esperienze che poco abbiano a che fare con le terme, ma quella di ‘andar per sentieri’ è una manifestazione a tutti gli effetti, se si pensa al fatto che la comunità lavora e si impegna per promuovere il territorio, organizzando molte escursioni e distribuendole, quest’anno, nella settimana dal 24 aprile al 1 maggio, dove esperte e professionali guide accompagneranno i visitatori  alla scoperta dei ‘vecchi’sentieri e, magari, alla scoperta di nuovi, muovendosi nella natura incontaminata alla scoperta dello intima natura dell’isola, lontana materialmente e spiritualmente dalla folla cittadina. Ad inaugurare la manifestazione di quest’anno, domenica 24 aprile, è stata l’escursione da Serrara al Fango, che prevede la ‘traversata’ di ben tre comuni, che conduce al bosco di castagni della Falanga, dove è possibile appunto ritrovare  ritrovare le ‘case di pietra’, le ‘fosse della neve’, che niente altro sono che i rifugi scavati nei massi di tufo venuti giù dal monte Epomeo; si arriva fino al ‘Pizzone’, passando dal verde della pineta alla totale mancanza di vegetazione, dovuta alla presenza delle fumarole.A ruota, è il caso di dirlo vista la località della seconda escursione, è stata “Celario, Montecito e Crateca: la via dell’Allume”, nel comune di Lacco Ameno, lungo la via dei carri, così chiamata perché metteva in comunicazione i luoghi di estrazione dell’allume con quelle in cui questo veniva lavorato. Escursione, questa,  ha una nota di gusto, in quanto alla fine della visita ad attendere gli escursionisti dopo la passeggiata tra alberi, piante e crateri, c’erano i migliori vini locali. Il 25 aprile, secondo giorno di tour, il percorso vedeva gli escursionisti andare da Casamicciola a Fiaiano attraverso il Bosco della Maddalena, sullo sfondo di un suggestivo scenario offerto da quello che è un antico sentiero vulcanico. La quarta escursione programmata, invece, il Sentiero dell’Eremo, che conduce al bosco dei Frassitelli, una macchia di acacie e licheni, nonché fino alla Punta di San Nicola, considerato il punto più alto dell’isola. Dopo tanta geo-ecologia, c’è stato spazio anche per l’archeologia nell’escursione del 27 aprile, Panza tra storia e natura, alla scoperta della Baia della Pelara, un geosito circondato da boschi di querce, lecci e corbezzoli, che porta alla Baia di Sorgeto. Successivamente, l’escursione “Vatoliere- Campagnano”, che porta al versante sud/orientale dell’isola, da cui si vede il bellissimo panorama del golfo di Napoli, lungo la ‘Scarrupata’ di Barano, fino ai vigneti di Campagnano, dove si produce del buon vino locale, basti pensare al biancolella. Tappe del percorso, il Monte Vezzi, e, apputo, Piano Liguori. Punto finale, la Baia di Cartaromana, dove sono ancora oggi visibli i resti dell’isola sommersa, la romana “aenaria”. “Nella bocca di Tifeo”, escursione programmata nella giornata del 29 aprile, è invece caratterizzata dal mito: la partenza è da Monte Corvo, lungo un tratto di strada dove è possibile trovare, intorno ai vigneti, le parracine, il tipico impianto locale di muro a secco, oltre che antiche cisterne scavate nel tufo. La roccia caratterizza questo luogo, anche se man mano ci si immerge in una fitta vegetazione, che porta man mano alla scoperta del mito di Tifeo, che, come vuole la leggenda, giace al di sotto dell’isola, e le sue lacrime colano nelle acque termali. Penultima escursione è ‘Fiaiano-Nitrodi, tra sorgenti e vulcani’, che lungo i suoi 6 km, porta ad osservare i panorami di Napoli e delle isole flegree da un punto di vista tutto nuovo, che ha il suo culmine nelle terme di Nitrodi, famose in ogni dove per i benefici poteri delle sue acque. A conclusione, “Da serrara al Fango, attraverso le case di Pietra”, si chiude così come si è cominciato, anche per bene augurio per la seconda ‘edizione’ annuale della manifestazione, prevista ad ottobre. Tra l’altro, la novità di quest’anno è la festa a Tenuta Crateca, in località fango, con prelibatezze gastronomiche. Dopo questo giro di escursioni, la prospettiva con cui si guarda all’Isola di Ischia cambia radicalmente: “Andar Per Sentieri” porta alla scoperta e riscoperta di un territorio che mai smette di emozionare e meravigliare, e che in questo periodo, dopo l’autunno, ha il suo massimo splendore. “Andar per sentieri” è una manifestazione temporalmente giovane, ma che sembra già una istituzione, e questa grande considerazione di cui gode lo si deve al fatto che porta con se un ricchissimo bagaglio, offerto dalla stessa isola, che presenta delle strette connessioni tra geologia, archeologia e natura, che portano alla riscoperta del territorio. Per un esperienza che porta ad emozionarsi davanti agli stessi panorami, guardando però da un nuovo punto di vista.

 

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