Enogastronomia Ischitana

Coniglio all'Ischitana

L’Isola d’Ischia ne era infestata fin dalla colonizzazione spagnola. Nel 1400 si cacciavano per diletto e per necessità ed è per questo che di conigli gli isolani sanno molte cose. Isola di terra, di contadini e di cacciatori, il piatto principe dell’Isola verde è proprio lui, il coniglio all’ischitana, da antiche tradizioni che in tutta Italia e nel mondo ancora oggi ci invidiano.
Nasce qui infatti quell’accostamento deciso, pungente e allo stesso tempo delicato della carne di coniglio, unita al sapore inconfondibile della piperna, timo selvatico che ad Ischia nasce spontaneo e che ne caratterizza il sapore intenso.
Il coniglio all’ischitana si accompagna ad un buon vino bianco, meglio se biancolella e proveniente dalle nostre viti autoctone. La sua preparazione, nel tegame di terracotta, si alterna a tradizioni diverse a seconda del comune in cui lo si prepara e della famiglia.

La Zingara

Una bella storia racconta di due fratelli, A.M. e M.A, che nel 1977 in quel di Ischia Ponte, ai piedi del Castello Aragonese, inebriati dal profumo del pane caldo del panificio Boccia, ebbero un’idea straordinaria: creare un panino simbolo dell’Isola d’Ischia, la zingara.
Ingredienti principale della ricetta originale del ristorante “la virgola”, vede protagonisti del panino il pane cafone a fette, la maionese, il prosciutto crudo, fior di latte e pomodoro da insalata. Una sua rivisitazione successiva ne ha visto l’introduzione della lattuga, oggi conosciuto soprattutto in questa modalità.
La zingara è un panino che ormai si trova sempre più spesso anche fuori da Ischia, ma l’originale è solo qui, e soprattutto in Campania, dove il pane cafone è padrone indiscusso delle nostre tavole. Il tocco caratteristico, la piastra, che rende il pane croccante e amarognolo, senza bruciarlo ovviamente.

 

La Melissa depurativa

La melissa è una pianta aromatica officinale, ideale per infusi e bevande depurative. Ad Ischia quest’erba nasce spontanea nelle zone ombrose e la si può confondere facilmente con l’ortica, per le sue foglie ruvide e spigolose. La loro grandezza (minuta) e l’aroma al limone la contraddistinguono davanti gli occhi di un più attento osservatore.
Per un’altezza che va dai 40 ai 100 cm, questa pianta ha una storia millenaria, ed oggi il suo consumo è sempre più in voga in associazione al limone e alla menta. Una bevanda gustosa, estiva e benefica è infatti proprio quella che si ottiene unendo queste tre essenze all’acqua, meglio se frizzante. Dissetante e davvero depurativa, i suoi benefici sono riscontrabili fin da subito.

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