Il presepe vivente di Matera

A Matera il presepe vivente più grande d'Europa

Si è svolta dal 27 al 29 dicembre a Matera l'edizione 2011 di uno dei presepi viventi più apprezzati dell'Italia Meridionale il presepe vivente di Matera. Cilindro Viaggi, in quei giorni era proprio a Matera con un gruppo di turisti che ha avuto l'opportunità di entrare come per magia in un presepe, che dinanzi ai loro occhi, ha preso vita, e di apprezzare quel patrimonio dell'Umanità rappresentato dall'incredibile agglomerato urbano dei Sassi di Matera. Pochi minuti dopo l'inaugurazione del 27 dicembre, il presepe vivente si è magicamente animato, e molti hanno avuto la sensazione di essere catapultati nella Palestina di ventuno secoli fa, tra centurioni, soldati e insegne dell'impero romano. All'ingresso i soldati, con elmo, lance e mantello, ci consentono l'accesso all'area del presepe, ricavata da una porzione del Sasso Caveoso. Più di duemila anni fa era il Re Erode a regnare, ed ora eccolo a pochi metri dall'ingresso del presepe, egocentrico e prepotente, ordinare ai viandanti del presepe di proseguire lungo il cammino, e di andare alla ricerca del bambin Gesù. Il percorso del presepe vivente è ricco di artigiani in costume, che prim'ancora di mettere in scena il presepe, presentano ai visitatori la tradizione e il folklore di una località, come la città di Matera, tutta da scoprire. Tanti anche gli animali utilizzati per la realizzazione della natività: ovini, bovini, e diversi cavalli, che hanno contribuito a rendere ancora più realistica la rappresentazione. Tanto lo spazio dedicato all'enogastronomia con degustazioni di prodotti tipici della tradizione materana, quali il pane e l'olio locali rigorosamente abbrustoliti alla brace. Tra figuranti e prodotti d'artigianato, si giunge alla grotta della natività, dove oltre a chi rappresenta la Madonna ed il suo sposo, tra un vero bue ed un vero asino, riposa un altrettanto "vero" neonato. Alcuni fiocchi di neve, più consoni alla tradizione popolare italiana che alla realtà storica della Palestina, rendono unica questa esperienza tra i Sassi di Matera. Inevitabile dedicare più tempo il giorno seguente alla visita del Sasso Caveoso e del Sasso Barisano, alla cattedrale e alle diverse chiese rupestri, oltre che ad un'antica casa contadina ricavata da una grotta. Qui anticamente convivevano contadini ed animali come galline e buoi. 
Ed è proprio il bue uno degli animali cari alla popolazione di Matera, tanto che i materani l'hanno inserito anche nel proprio vessillo cittadino insieme ad un motto latino: "Bos lassus firmius figit pedem", "il bue stanco posa la zampa più saldamente". Il bue, metafora della vita contadina, rappresenta la popolazione di Matera, che pur storicamente sottoposta ad asfissianti dominazioni, ha sempre trovato il coraggio e la forza di reagire ad esse, sia nell'antichità che durante la seconda guerra mondiale, guadagnandosi di diritto la medaglia d'argento al Valore militare, e trovando il giusto riscatto con il titolo dell'UNESCO di sito di interesse universale e patrimonio dell'Umanità conferito alla città di Matera.
La due giorni a Matera ha rappresentato un soggiorno davvero speciale per le diverse famiglie presenti, che a pochi giorni dal Natale, hanno potuto scoprire una località unica al mondo, viaggiando indietro nel tempo e tornare alla Palestina di oltre duemila anni orsono.

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